ATTIVITA' CURATORIALE Valentina Gioia Levy è una curatrice, storica dell’arte asiatica e arts manager con base a Venezia. La sua ricerca e la sua pratica curatoriale sono volte ad esplorare l’evoluzione delle arti visive attuali alla luce dei cambiamenti storici, geopolitici, sociali ed economici mondiali recenti con una particolare attenzione alle problematiche e ai dibattiti connessi alla globalizzazione, alle relazioni e ai rapporti di forza tra est-ovest e nord-sud del mondo, a questioni post-coloniali e a cambiamenti sociali dovuti all’evolversi rapidissimo delle tecnologie web-based. Inizia la sua attività di curatrice nel 2011 quando fonda con Elena Abbiatici il duo curatoriale Abbiatici_Levy. Insieme collaborano con diverse realtà culturali tra cui: il Teatro Valle; il Macro, Museo d’Arte Contemporanea di Roma; Label201; l’Istituto Svizzero di Roma; Link Art Center; RaiTunes; OCA, Office for Contemporary Art (Norwey); La Biblioteca Centrale Nazionale; Eutropia Festival (etc.). Tra i tanti progetti Abbiatici_Levy cura: - Cosa si prova ad avere un suono in testa? Un ciclo di mostre che esplora la relazione tra arte, suono, percezione e cognizione. - Play Me un progetto itinerante che prevede la pubblica condivisione di opere liberamente fruibili on-line e una conversazione intorno a temi ad esse correlate. - Connect the dots (and see the unseen) evento in collaborazione con l’associazione Astronomy without Borders che ha come missione l’avvicinare il pubblico all’astronomia - Contain(Era)Materialized Information Transfer in the Post-Internet Era. progetto espositivo internazionale costituito da otto containers trasformati in gallerie mobili, ognuno affidato ad un artista, che si sono alternati in 8 città europee: Praga, Bratislava, Varsavia, Budapest, Roma, Zurigo, Berlino e Vienna. www.label201.com/containera/ All'inizio del 2014, pur continuando a collaborare occasionalmente con Elena Abbiatici inizia a sviluppare la sua linea specifica di ricerca. Nella prima parte dell'anno cura un programma sull'arte contemporanea asiatica presso il Museo Nazionale d'Arte Orientale che comprende la mostra The Pink Gaze, Lo sguardo rosa, una riflessione sulla scena artistica giapponese attraverso i lavori di quattro artiste. La mostra successivamente sarà presentata anche presso il Museo Caradente, di Spoleto. Il programma include due performances dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto; un talk sulla pratica artistica di Koo-Jeong-A del professor Federico Nicolao con un’introduzione alla scena artistica coreana e Orienti-Visioni Contemporanee, un ciclo di video proiezioni con il supporto curatoriale di Elena Abbiatici e Naima Morelli che viene presentato nell’ambito del festival di Villa Ada a Roma.
Tra il 2014 e il 2015 lavora come consulente curatoriale per la galleria americana RH Contemporary Art per cui realizza quasi un centinaio di studio visit e relativi report tra Roma, Milano e Parigi. Tra il 2014 e il 2016 cura un programma di arte contemporanea all'interno del Festival di Villa Ada Roma Incontra il Mondo.
A novembre del 2015 cura la mostra Janela, Migrating Forms and Migrating Gods promossa dal nascente museo di arte contemporanea di Goa, MOG nell'ambito della Biennale di Kochi Muziris (India) una collettiva con oltre ventiquattro artisti locali e internazionali che esplorava la ridefinizione delle immagini e delle forme visive nel processo di migrazione tra una cultura e l'altra. La mostra trattava anche la questione dell'immagine sacra nelle pratiche artistiche contemporanee e indagava come gli artisti si interfacciano con gli aspetti spirituali dell'esistenza. www.artribune.com/attualita/2014/12/india-biennale-di-kochi-muziris-intervista-con-valentina-gioia-levy/ Tra febbraio e marzo del 2015, cura un secondo evento collaterale della Biennale di Kochi Muziris, il solo show dell’artista Manohar Chiluveru realizzato con il supporto del ministero del turismo dello stato del Telangana (India). Tra aprile e maggio 2015 collabora come consulente curatoriale con l'European Cultural Centre di Venezia nell'ambito della mostra Personal Structures. A novembre del 2015 è invitata dall’artista Moataz Nsar, direttore dello spazio culturale Darb1789 (Cairo, Egitto) come guest curator della prima edizione di Something Else Off Biennale del Cairo e presenta Liquid Lead Generation una mini-collettiva con quattro artisti italiani (Adalberto Abbate; Paolo Cirio; Ludovica Gioscia; Carlo Zanni). www.middleeastmonitor.com/20151019-art-is-the-highest-form-of-hope/ Il 2016 è un anno particolarmente impegnato a livello internazionale. Viene selezionata da Simon Njami come curatrice invitata alla XII edizione di Dak'Art Biennale de Dakar (Senegal). Presenta la collettiva "Les Temoins de l'Invisible" biennaledakar.org/2016/valentina-levy-italie/ Nell’estate dello stesso anno è co-curatrice della IV edizione di LAM360, Land Art Mongolia, dal titolo Catching the Axis Between the Sky and the Earth, una biennale di arte ambientale che si svolge in parte nel deserto del Gobi in parte nella capitale Ulan Bator. www.luxflux.net/lam-360-land-art-mongolia-la-quarta-edizione-della-biennale-in-mongolia-intervista-a-valentina-gioia-levy-di-luisa-galdo/ Ad ottobre del 2016 è anche invitata dall’artista e curatore Tomasz Wendland come co-curatrice della V edizione di Mediations Biennale di Poznan (Polonia). In quell'occasione presenta presso il Museum Narodowe di Poznan il progetto “Mamma Mia” di Romina De Novellis, che consisteva in un'installazione video a tre canali e una performance. mediations.pl/biennale/?page_id=1516 Nel 2017 partecipa al progetto Art & Globalization Pavilion dal titolo Remembering the Future, durante la 57esima edizione della Biennale di Venezia, dove cura due performance e due talks. Attualmente è membro del board curatoriale e coordinatore dei progetti in Italia della piattaforma Art & Globalization con base a Copenaghen e diretta da Rikke Jorgensen.
Da giugno 2018 è curatrice della collezione del fondo dedicato alla pittrice Valeria Costa e responsabile della programmazione mostre ed eventi. www.valeriacosta.org Nel 2018 cura insieme a Rikke Jorgensen il programma “Art & Connectography Remapping the World through Art Practice” evento collaterale della XII edizione di Manifesta Biennale (Palermo) che consisteva in una serie di talk, performance e installazioni outdoor. Sempre nel 2018 è di nuovo curatrice invitata alla seconda edizione di Something Else OFF Biennale Cairo dove cura la collettiva Untold Stories Manifesto dislocata su diverse sedi della biennale. Nel 2019 ha ideato il progetto GAD Giudecca Art District un network di professionisti del settore dell’arte che intendono convogliare idee e progetti sull’isola di Giudecca, a Venezia GAD - Giudecca Art District News... |
STUDI ACCADEMICI
& RICERCA Nel 2007 si laurea in Lettere, indirizzo Studi Orientali all'Università di Roma 1, la Sapienza, con una tesi sulla scena artistica giapponese degli anni '60 e '70. ("L'influenza delle teorie estetiche di Yukio Mishima sulla scena artistica giapponese degli anni '60 e '70". - Relatore Alida Alabiso, co-relatore Mariko Saito). Sempre nel 2007 inizia il master di primo livello in Art Market Management presso l'Istituto di Studi Superiori l'EAC Group di Parigi. Durante la sua formazione all'EAC segue il corso estivo in Interior Design presso la Central Saint Martin School di Londra, dove si interessa in particolare all'ottimizzazione e, in generale, alla gestione dello spazio espositivo. Sempre nel 2008 segue anche il corso di specializzazione in Art as a Financial Investment tenuto da Michael Moses and Jianping Mei presso il Sotheby's Institute, di Singapore. Nel 2009, a conclusione del suo percorso di studi presso l'EAC, presenta un lavoro di ricerca che verte sul fenomeno delle collezioni bancarie, un'analisi comparativa tra Italia e Francia che tiene conto dell'origine, dello sviluppo e delle problematiche attuali nella gestione delle collezioni in ambito corporate. ("Les Collections Bancaires d'Oeuvres d'Art. Analyse comparative de l'évolution historique et legislative, les enjeux actuels et les nouveau défis du collectionnisme bancaire". - Relatore Géneviève Nevejan) Dal 2015 è docente presso l'istituto di formazione universitaria Accademia Italiana di Roma dove insegna Ultime Tendenze nelle Arti Visive, Storia della Fotografia, Storia del Design e delle Arti Applicate . Attualmente sta completando il suo dottorato presso l’Università di Paris 1 Pantheon Sorbonne sotto la direzione della docente Pascale Weber. Il lavoro di ricerca verte sulla pratica curatoriale dell'arte e della performance artistica in "contesto reale", ovvero fuori dagli spazi comunemente preposti all’arte, in un momento storico di multi-polarizzazione dei centri di produzione e fruizione della cultura. VARIE
TALKS & LECTURES:
Negli ultimi anni ha curato ed è stata invitata a prendere parte a convegni, talks e conversazioni in diversi contesti e in diversi paesi tra i più recenti: Venezia (It) Maggio 2017 Contemporary Art Practices, Textiles and Embroideries in Anthropological Contexts. "Practicing Slowness and Disappearance from Capitalistic Ideology" (titolo ispirato dal lavoro di una delle due artiste invitate al talk, Lisa Batacchi) è stato presentato nell'ambito del simposio "Remembering the Future" Art & Globalization Pavilion, durante la settimana di apertura della 57esima edizione della Biennale di Venezia. Ulteriori sviluppi di questo tema saranno presentati a breve. www.artsandglobalization.com/program2017 Varsavia (PL) giugno 2017 "GAAB Collectors Summit" invitata come ospite speciale dal Warsaw Institute for Modern and Contemporary Asian Art Foundation Intervento sul rapporto tra mercato, collezionismo e grandi esposizioni internazionali, quali festival e biennali. www.gaab.pl/en/summit Roubaix (FR) 08/09/10 giugno 2018 "Corps encore. Rencontres Artistiques" Intervento di 35 minuti dal titolo: "Dissociation-Altérité-Réappropriation. Du corps exotique au corps post-exotique" www.tk-21.com/TK-21-LaRevue-no82?lang=fr#Corps-encore Marsiglia (FR) 25 giugno 2018 "Art participatif et rituels contemporains" presso MUCEM Musée des civilisations de l'Europe et de la Méditerranée Intervento di 35 minuti dal titolo: "Efficacité et pouvoir symbolique de la performance artistique" Asia Triennial Manchester - Ottobre 2018 intervento pubblico e testo scritto dal titolo: "The exotic west and the ambiguity of the otherness" http://www.atm.mmu.ac.uk/documents/ATM18_Symposium.pdf INTERVISTE & VIDEO
"Testimoni dell'Invisibile a Dakar" intervista di Elena Giulia Rossi Italiano: www.arshake.com/testimoni-dellinvisibile-a-dakar-i-intervista-valentina-gioia-levy/ inglese: www.arshake.com/en/testimoni-dellinvisibile-a-dakar-i-intervista-valentina-gioia-levy/ "L'uomo contemporaneo ha bisogno di re-incantarsi" intervista di Serena Di Giovanni www.laici.it/viewarticolo.asp?Id=2722 "Independent Curators Bridging Asia and Europe" intervista di Naima Morelli per 360Culture Asia & Europe Foundation
culture360.asef.org/magazine/independent-curators-bridging-asia-and-europe 3 Words About Art
Valentina Gioia Levy incontra l'artista brasialiano Cesar Meneghetti in occasione della sua personale al MAXXI di Roma |